Considerazioni sulle dichiarazioni della Lega Nord in Consiglio Comunale

Nella seduta del Consiglio Comunale del 13 novembre 2014, durante la discussione sul piano diritto allo studio, il capogruppo della Lega Nord ha avanzato la proposta di modificare i criteri del calcolo ISEE degli stranieri assumendo di fatto che essi detengano un immobile di proprietà nel paese natale, così da innalzare i parametri e farli retrocedere nelle graduatorie.

Sempre secondo la Lega Nord i bambini italiani vedrebbero quindi nei rispettivi coetanei stranieri dei “privilegiati” pertanto l’imposizione tout court di una fantomatica casa nello Stato di provenienza aiuterebbe una maggiore integrazione ed equità.

Ritenere che ogni cittadino immigrato, spesso rifugiato politico o richiedente asilo, possieda case di proprietà nel proprio Paese d’origine è una favola che racconta una storia ben diversa dalla cruda realtà.

Ci chiediamo allora perché gli stranieri intraprendano viaggi della speranza, dilapidando i propri risparmi, mettendo a repentaglio le proprie vite, patendo fame e dolore quando in patria possiedono abitazioni confortevoli? Perché l’integrazione dei bambini stranieri dovrebbe dipendere dalle presunte case di proprietà dei genitori?

“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti” eppure c’è chi ancora nel XXI secolo non ha capito il valore della diversità ed imposta la propria campagna elettorale soffiando sul fuoco della paura e dell’odio, speculando sul dolore dei più deboli.

Per queste ragioni il Partito Democratico di Zanica esprime con forza il proprio disappunto e condanna queste frasi della Lega Nord destituite di ogni fondamento giuridico.